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Dal disagio emotivo alla stima di sé: facilitazione e Attività Assistite con gli Animali

 

Nei bambini che presentano un disturbo specifico dell’apprendimento (DSAp) – di acquisizione quindi dei processi di lettura, scrittura e calcolo – o in quelli che manifestano un disagio relazionale il fattore emotivo gioca un ruolo importante nel loro processo di apprendimento. Per poter apprendere è necessario che si sentano tranquilli e ascoltati; un clima relazionale positivo li facilita nei processi formativi.  Se i bambini sentono di essere accolti e di non essere giudicati, se non sentono pressioni e aspettative ma percepiscono che l’adulto ha fiducia nelle loro capacità e potenzialità saranno più liberi nelle relazioni e più aperti verso l’esperienza formativa. Costruire una buona relazione con la persona che li facilita nei compiti è la chiave che permette loro di apprendere con più serenità ed il facilitatore ha il compito di creare le condizioni migliori perché questo accada. Il facilitatore con una buona regolazione emotiva di sé sarà un buon regolatore delle emozioni dei bambini con cui è in relazione.

Le emozioni sono alla base dei meccanismi interni e interpersonali che creano la nostra esperienza soggettiva del sé, ma l’organizzazione del sé dipende anche dalle modalità con cui le emozioni vengono regolate. […] le emozioni sono sia regolate, sia regolative: i processi emozionali non possono esistere senza influenzare ed essere a loro volta influenzati da altri processi emozionali. (Siegel, 2013)

  

Le emozioni hanno una funzione sociale, con esse comunichiamo vissuti e intenzioni e percepiamo quelle degli altri. Ricevere quindi una risposta emozionale positiva ed empatica da parte del facilitatore dà l’opportunità ai bambini di ristrutturare, potenziare e sostenere la loro autostima. Se sentono di essere compresi sviluppano l’idea che i loro bisogni siano importanti e che i loro obiettivi siano raggiungibili. 

Uno stato emotivo regolato e integrato nell’esperienza dell’apprendimento permette loro di lasciare aperti i canali della relazione, di accedere alle risorse, di sfruttare i canali preferenziali di percezione della realtà e di sviluppare strategie personali di soluzione dei problemi. Lasciare liberi i bambini di utilizzare le loro modalità di apprendimento senza costringerli dentro a schemi precostituiti dà loro lo spazio per esprimere la creatività.

 Un ottimo alleato del facilitatore per la costruzione dell’autostima dei bambini è sicuramente il cavallo che con attenzione li affianca e collabora con loro nell’esecuzione degli esercizi pratici richiesti offrendo la possibilità di fare esperienza del senso di auto-efficacia e di rafforzare l’autostima. In egual modo il cane è d’aiuto nel sostenere e regolare le emozioni, facilita le relazioni, con la sua affettuosa presenza scioglie i timori e collabora con i bambini nella realizzazione degli esercizi. Questi animali sono un esempio concreto di come una relazione pulita, neutra e ricca di buoni sentimenti possa essere la via per la costruzione di un senso di sé integrato, autonomo e libero.

BIBLIOGRAFIA

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