Apprendere per vie alternative
“… se il bambino dislessico non può imparare la strada che insegniamo, può insegnarci la strada per farlo imparare. Gli individui dislessici possono raggiungere la loro destinazione se gli procuriamo le mappe, se spieghiamo loro come vanno usate, se offriamo loro assistenza lungo la strada; ma lasciamoli liberi di vedere le cose diversamente.”
(Smythe, 2000)
Ogni individuo possiede modalità diverse per entrare in contatto con la realtà e per apprendere dall’esperienza. I bambini DSAp non sono da meno e hanno modi preferenziali per apprendere facendo riferimento ad un loro specifico stile cognitivo. Come prima cosa vanno definiti i canali di accesso alle informazioni e quali siano i più facili per loro. Questi canali con i quali l’informazione può essere percepita possono essere di quattro tipi: visivo-non verbale (si basa sulle immagini), visivo-verbale (basato in larga misura sulla lettura), uditivo e cinestesico (basato sul movimento).
I bambini con DSAp hanno maggiori difficoltà con il canale visivo-verbale che prevede di imparare leggendo; di conseguenza risultano loro difficili le strategie usate per rinforzare questo stile di apprendimento (prendere appunti, riassumere per iscritto, avere istruzioni o spiegazioni scritte).
Per i bambini con DSAp è sicuramente più facile acquisire informazioni attraverso il canale visivo-non verbale caratterizzato da una preferenza ad apprendere per immagini, disegni, fotografie, simboli, mappe concettuali, grafici e diagrammi; risultano per loro facili le strategie rafforzative basate sulla creazione di immagini mentali di ciò che viene ascoltato, oppure l’uso di un colore per evidenziare le parole chiave ecc.
Questi bambini hanno generalmente buone capacità uditive che per loro sono un canale preferenziale per apprendere; tutto ciò che ha a che fare con l’ascolto, come lezioni orali e discussioni in gruppo, sono strumento di facilitazione. Le strategie associate per questa modalità di acquisizione di informazioni possono essere l’ascolto delle registrazioni delle lezioni o della propria voce che le ripete, lavorare in coppia con un compagno o richiedere spiegazioni orali agli insegnanti .
Anche la via cinestesica rappresenta un buon canale per i DSAp per la quale solitamente manifestano buone abilità, infatti si nota una preferenza per attività concrete come, per esempio, fare esperienza diretta di un problema per comprenderlo meglio. Buone strategie rafforzative per sviluppare questa abilità sono quelle di creare mappe, grafici e diagrammi di ciò che si studia oppure alternare momenti a sedere con momenti in cui ci si muove e dove possibile trasformare in pratica ciò che si deve studiare.
Le preferenze negli stili di apprendimento dei DSAp sono condizionate dal disturbo stesso che porta a preferire un canale piuttosto che un altro. La scelta delle strategie cognitive da utilizzare per risolvere un problema, quindi sull’uso delle abilità, viene chiamata stile cognitivo che può essere prescelto tra tipologie che presentano modalità strategiche differenti a seconda delle attitudini del bambino. Nei DSAp lo stile cognitivo più usato è quello globale in cui il bambino, di fronte a un testo, tende a focalizzarsi sull’aspetto generale avendo così una visione d’insieme ed entrando successivamente nei particolari. Questo aspetto è legato ad un modo di pensare più visivo che verbale.
Lasciare libero il bambino con DSAp di scegliere lo stile cognitivo a lui più congeniale gli consente di avere più motivazione nello svolgere i compiti e di usare strategie di apprendimento più efficaci.
Stimolare e promuovere l’utilizzo di diversi stili cognitivi, a livello scolastico e non solo, contribuisce al potenziamento di un apprendimento plurimo di strategie diverse. Si rende necessario conoscere i vari stili cognitivi per sapere poi proporli come stimolo e allenamento per la soluzione di problemi, ampliando nel bambino il quadro delle esperienze sulle quali poter fare riferimento nei vari momenti di difficoltà.
Tra gli stili cognitivi possiamo trovare:
– stile sistematico cioè la tendenza del bambino a procedere in modo graduale analizzando le diverse variabili del problema
– stile analitico in cui la preferenza va verso la percezione del dettaglio e la focalizzazione dei particolari arrivando successivamente ad una visione d’insieme
– stile intuitivo è guidato dalla formulazione di ipotesi e dalla successiva ricerca di confermarle
– stile impulsivo in cui il bambino tende a rispondere molto velocemente
– stile visuale in cui predilige le caratteristiche visuospaziali lavorando quindi per immagini mentali, schemi e rappresentazioni grafiche
– stile verbale dove viene preferito il codice linguistico
– stile riflessivo che richiede tempi decisionali più lunghi e porta ad una maggiore accuratezza nella risoluzione di compiti complessi
– stile dipendente dal campo in cui la percezione è fortemente influenzata da come è organizzato il contesto
– stile indipendente dal campo nel quale il bambino è maggiormente autonomo
– stile divergente in cui si osserva un’autonomia e una creatività che genera la possibilità di creare diverse risposte
– stile convergente nel quale il bambino procede secondo la logica e sulla base delle informazioni che possiede
Conoscere le modalità di funzionamento dei bambini con DSAp aiuta ad orientarci all’interno del loro modo alternativo, di guidarli e affiancarli nel loro particolare processo di apprendimento, rafforzandoli nelle difficoltà e valorizzando le loro specifiche abilità.
BIBLIOGRAFIA
GRENCI R. (2015), Le aquile sono nate per volare. Il genio creativo nei bambini dislessici, ed. 2016, Erickson, Trento
STELLA G. (2018), Mio figlio non riesce a leggere e…, Giunti, Firenze
VIO C. E TRESSOLDI P.E. E LO PRESTI G. (2012), Diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico, Erickson, Trento